L’eterno campione in maglia Lakers è vicinissimo a tagliare un altro assurdo traguardo: LeBron James è sempre più nella storia
Parli di lui e il suono della parola ‘leggenda’ aleggia nell’aria come il termine basket associato a Michael Jordan. Uno con cui, a questo punto, può sedere allo stesso tavolo. Quello degli atleti che resteranno per sempre nella memoria collettiva non solo della disciplina di riferimento, ma dello sport mondiale. Globale.
Parli di Lebron Raymone James, nato oltre 39 anni fa in una piccola cittadina dell’Ohio nel cui stesso ospedale – coincidenza delle coincidenze – qualche anno dopo avrebbe visto la luce un altro fuoriclasse incredibile come Stephen Curry, e devi aggiornare costantemente il libro dei record.
Già perché, oltre ai primati assoluti che sarebbe impossibile elencare in questa sede, ora iniziano ad essere polverizzati anche i record di longevità. Di presenze. E soprattutto di punti. Sebbene non sia esattamente nato come realizzatore puro, lo strapotere tecnico, atletico, e da qualche lustro a questa parte anche mentale del ‘Prescelto’, lo ha reso il miglior realizzatore di ogni epoca.
Nella notte italiana tra il 7 e l’8 febbraio del 2023 – dunque poco più di un anno fa – il numero 23 dei Lakers è diventato il miglior marcatore di tutti i tempi della National Basketball Association, superando i 38.387 punti totali realizzati in carriera da Kareem Abdul-Jabbar. Un record assurdo, che però non sarebbe stato l’ultimo.
LeBron sembra essere in un’eterna bolla di successo da cui è impossibile uscire. Uno status di eterna giovinezza che gli consente ancora di dominare le partite o addirittura di ribaltarle quasi da solo, come accaduto nell’ultima leggendaria impresa che porta la sua indelebile firma.
In un’altra notte di febbraio, questa recentissima perché vissuta tra il 28 e il 29 del mese, ‘The Chosen One’ ha scritto un’altra pagina leggendaria della sua incredibile carriera. Coi suoi Lakers sotto di 21 nel quarto quarto contro i Clippers in uno dei tanti derby di regular season, James ha deciso che il match doveva essere ribaltato.
Con la bellezza di 19 punti segnati nell’ultimo periodo – più di quanto fatto come squadra da tutta la franchigia rivale – l’eterno 39enne si è caricato la sua squadra sulle spalle, portandola ad una vittoria che resterà per tanto tempo impressa nella memoria collettiva. Chiudendo con uno score totale di 34 punti con percentuali irreali (6/9 da 2 e 7/12 da tre) LeBron si è avvicinato ad una soglia storica, che supererà presumibilmente nelle prossime due partite che giocherà.
Altri 40 punti e il fuoriclasse in maglia gialloviola toccherà quota 40.000 punti in carriera. Un record che non sarà battuto per anni, forse decenni, e che lo consacra ancor di più nel Gotha del gioco. GOAT? Forse, ma non ditelo a Michael Jordan.
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