Arriva una penalizzazione in punti per la squadra coinvolta in un caso piuttosto turbolento: ora la classifica del campionato è stravolta
Non poteva che concludersi con una durissima decisione nei confronti del club che si è macchiato di un gesto davvero da condannare. Una maxi squalifica che costerà due punti in classifica e rischia di compromettere il torneo.
Il calcio italiano è sotto choc per quanto avvenuto a livello di serie inferiori nel campionato Promozione dell’Umbria. Un bruttissimo gesto che lede all’immagine del movimento stesso, nonostante si tratti di campionati minori. I
n queste ore la notizia è salita alla ribalta nazionale e ha fatto conoscere il nome del Grifo Sigillo, squadra umbra sconfitta contro il Montone (0-1).Risultato finale che passa in secondo piano rispetto a quello che è successo durante la partite, un episodio deprecabile che ancora una volta pone l’accento su alcune dinamiche da condannare nel nostro calcio di provincia.
Un dirigente è andato in escandescenza, tanto da compromettere la sua carriera e la classifica della squadra. Ma andiamo con ordine. Al 33′ del secondo tempo, succede il finimondo: Fabio Quartu, dirigente del Grifo Sigillo parte verso il direttore di gara con un fare molto minaccioso. All’inizio si trattava solo di una veemente protesta poi però ne è scaturito qualcosa di peggio, con una vera e propria aggressione.
Aggressione all’arbitro, due punti di penalizzazione in classifica
Secondo quanto riportato nel referto dell’arbitro, il dirigente della squadra di casa, dopo aver rivolto delle frasi ingiuriose al direttore di gara, lo ha colpito con un violento schiaffo al volto per poi lasciare il terreno di gioco.
L’aggressione ha richiesto una visita in ospedale per l’arbitro che ha riportato un “trauma al volto in seguito a percosse”, con “edema al labbro inferiore”. Proprio per questo il giudice sportivo ha usato la mano pesante e ha comminato a Fabio Quartu una squalifica fino al 2028, mentre al Grifo Sigillo una penalizzazione di due punti in classifica.
Uno stop che sarà quindi di 4 anni per il dirigente e soprattutto un brutto colpo per la squadra che con questi due punti in meno si trova ora confinata in piena zona retrocessione, scendendo da 26 a 24 al terzultimo posto in classifica. Vedremo se alla fine riusciranno a rialzarsi dall’ennesima mazzata che poco ha a che fare con lo sport. Di certo l’immagine del club è compromessa per sempre.