Nemmeno il tempo di celebrare le imprese di Jannik Sinner che subito spunta il possibile erede. Si è già fatto notare
Il Tennis va veloce, anzi velocissimo. Il nobile gioco con la racchetta si evolve alla velocità della luce,e con esso anche gli interpreti che lo nobilitano sul palcoscenico degli sport più seguiti al mondo. Nel circuito ATP, quello dedicato agli uomini, per la prima volta nella storia non c’è alcun tennista, tra i primi 10 del mondo, che esegue il diritto ad una mano sola.
Appena 20 anni fa tutti i principali giocatori del circuito – con qualche rilevante eccezione, indizio evidente di un cambiamento in atto – portavano il colpo in modo identico a come, prima di loro, avevano fatto Borg, McEnroe, Connors, Lendl, Becker, Edberg, Sampras. E la lista potrebbe essere infinita.
Anche Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, gli astri nascenti della nuova generazione, eseguono il colpo bimane. Ispirandosi a loro, ma soprattutto al campione di San Candido, c’è già un nuovo candidato a raccogliere l’eredità del fenomenale azzurro. Si tratta di un 17enne brasiliano che si rifà platealmente a Jannik sia nel modo di giocare che nel portamento, nella mentalità, nella strategia di gara atta a sfiancare l’avversario con un martellamento da fondo campo.
Ovviamente, come Sinner, anche questo giovane talento ha batturo dei record di precocità: conditio quasi sine qua non per essere inseriti nella ristretta cerchia dei predestinati.
Arrivato già ai quarti di finale nel torneo di casa, quello disputato nella nativa Rio de Janeiro, l’ancora 17enne Joao Fonseca ha stupito tutti.Grazie alle vittorie, nei primi due turni della kermesse su Fils e Garin, il brasiliano è diventato il primo giocatore classe 2006 a vincere un match nel circuito ATP, ma anche il quinto più giovane di sempre a spingersi ai quarti di finale di un evento del circuito maggiore. Nonché il più giovane considerando solo gli ultimi 10 anni.
Già vincitore degli Us Open Juniores nello scorso settembre e dopo essersi disimpegnato ottimamente in alcuni match a livello ITF e Challenger, Fonseca, già virtualmente numero 343 del ranking, ha avuto anche l’onore di essere lo sparring partner di Jannik Sinner durante i giorni di preparazione ai match ufficiali alle ATP Finals di Torino.
La somiglianza tra i due è, secondo alcuni, già evidente. Se a questo aggiungiamo che lo stesso giovane tennista non fa mistero di prendere a modello l’altoatesino, l’equazione appare quasi scientifica.
“Con chi mi identifico oggi? Direi Sinner perché mi piace giocare aggressivo. Il mio rovescio è più consistente del mio dritto, anche se questo colpo è la mia arma principale. Ho un buon servizio e gambe molto magre. Per questo in Brasile mi chiamano ‘piccolo Sinner'”, ha dichiarato qualche tempo fa Fonseca al quotidiano spagnolo ‘Marca‘. Vedremo ora se, nel tempo, riuscirà a replicarne le vittorie.
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