La sua storia legata al Motomondiale ormai è leggenda. Valentino Rossi non ha perso il tocco magico e lo ha dimostrato ancora
Quando arriva marzo, per Valentino Rossi è sempre una festa, per tanti motivi. L’ultimo è legato alla sua vita che è cambiata due anni fa: il 4 marzo 2022 è nata Giulietta, primogenita sua e della compagnaFrancesca Sofia Novello. Ma molto prima c’è stato altro, come sanno bene i suoi tifosi.
A marzo entrava in pista per il Motomondiale e lì cominciava tutta la magia. Così è stato sino al 2021, quando ha deciso di mandare in archivio la sua carriera motociclistica. Ha chiuso con nove titoli mondiali, sette nella classe regina, e qualche rimpianto.
Come quello che ha perso nel 2006 contro il compianto Nicky Hayden quando la tavola a Valencia era già apparecchiata per la festa con i suoi tifosi. Ma soprattutto quello del 2015, il suo ultimo anno magico, quando complice anche un atteggiamento ostruzionistico di Marc Marquez ha dovuto cedere il passo a Jorge Lorenzo. Una ferita che dopo anni resta ancora aperta e lo dimostra il fatto che lui e l’ex pilota Honda non si sono mai rivolti la parola dalla fine della carriera.
La presenza di Valentino nel Mondiale però è ancora fortissima. Lo dimostra il suo team in MotoGP che quest’anno ha cambiato lo sponsor principale passando a Pertamina e anche uno dei piloti. Via Luca Marini, passato alla Honda HCR, è arrivato Fabio Di Giannantonio.
Ma poi ci sono gli altri suoi allievi. Come Pecco Bagnaia che fa parte della sua Academy dal 2015 e anche grazie a lui ha vinto in tutto tre mondiali. O come Franco Morbidelli che Rossi è riuscito quest’anno a piazzare al Team Pramac.
Sicuramente Valentino Rossi sarà presente in alcune occasioni quest’anno nelle gare del Motomondiale. Intanto però la sua stagione è già cominciata. Da due anni, Rossi gareggia con le Auto nel campionato Endurance e finalmente è arrivato nella categoria principale.
Con il Team WRT da questa stagione gareggia nel Mondiale WEC che è appena cominciato proprio a Lusail, la stessa pista che tra meno di una settimana ospiterà il debutto del Motomondiale. Tappa inaugurale della stagione, la 1812 km del Qatar che vedeva impegnate le Hypercar e la neonata LMGT3, quella di Rossi.
Nella passata stagione, nel WEC, avevano vinto solo le Toyota poi diventata anche campione del mondo, e la Ferrari nella 24 Ore di Le Mans. Ma adesso c’è una terza concorrente temibilissima e si chiama Porsche.
La Casa tedesca ha dominati in entrambe le categorie in Qatar, centrando soprattutto la tripletta in Hypercar. Vittoria assoluta del team Penske, formato da André Lotterer, Laurens Vanthoor e Kevin Estre. A seguire la consorella del team Hertz Jota e la seconda Penske. Fuori dal podio invece la prima Ferrari 499P del team AF Corse con Ye, Shwartzman e Kubica.
E Valentino Rossi? Ha debuttato con un ottimo quarto posto, al suo esordio in categoria con la BMW del Team WRT. Un bel modo per rompere il ghiaccio. La voglia di competere ce l’ha sempre. Dovesse centrare una vittoria nel WEC, il Dottore arricchirebbe ulteriormente il suo prestigio tra le leggende del motorsport.
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